Malattia di Parkinson: la stimolazione cerebrale profonda migliora i sintomi non-motori e i sintomi motori


La stimolazione cerebrale profonda ( DBS ) è un trattamento non-farmacologico che migliora i sintomi motori dei pazienti con malattia di Parkison in fase precoce e in fase avanzata.
L’evidenza ha indicato che la stimolazione cerebrale profonda può diminuire il numero e la gravità dei sintomi non-motori dei pazienti con malattia di Parkinson.

Le caratteristiche non-motorie sono comuni nei pazienti con malattia di Parkinson; si verificano in tutte le fasi della malattia, e hanno un enorme impatto sulla qualità di vita dei pazienti.

Secondo Lisa Klingelhoefer, del King’s College Hospital and King’s College London ( Regno Unito), la stimolazione cerebrale profonda del nucleo subtalamico è efficace per alleviare i disturbi del sonno e la stanchezza che sono associate alla malattia di Parkinson, producendo notevoli miglioramenti a lungo termine nella efficienza del sonno e nella qualità e durata del sonno continuo.

La stimolazione cerebrale profonda diminuisce anche la distonia notturna e della fase precoce del mattino e migliora la mobilità notturna.
La stimolazione cerebrale profonda può contribuire a migliorare il sonno, a ridurre la sonnolenza diurna, e a diminuire la necessità di terapia sostitutiva della dopamina.

Gli effetti della stimolazione cerebrale profonda sui sintomi non-motori della malattia di Parkinson sono meno definiti e sono stati riportati transitori peggioramenti dei sintomi neuropsicologici e psichiatrici.

Disturbi comportamentali, come impulsività ( es ipersessualità, gioco d'azzardo patologico, e ipernutrizione ) possono verificarsi o peggiorare nei pazienti affetti da Parkinson dopo stimolazione cerebrale profonda del nucleo subtalamico.

Mentre i sintomi psicotici preesistenti indotti dai farmaci, come le allucinazioni, spesso scompaiono dopo stimolazione cerebrale profonda del nucleo subtalamico, sintomi psicotici transitori, come delirio, possono emergere nel periodo post-operatorio.

E’ stato anche trovato che la stimolazione cerebrale profonda del nucleo subtalamico migliora, peggiora, o non-modifica disturbi dell'umore come la depressione, la mania, o l’ansia.

Ulteriore lavoro è necessario per comprendere appieno i meccanismi e l'impatto della stimolazione cerebrale profonda del nucleo subtalamico o altre strutture cerebrali sui sintomi non-motori della malattia di Parkinson. ( Xagena2014 )

Fonte: Journal of Parkinson’s Disease, 2014

Neuro2014 


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